La Casa del Monacone è un antico convento trasformato in una calda e accogliente struttura ricettiva, con arredi antichi e maioliche preziose dal designer Riccardo Dalisi.
Si trova nella piazza principale del Rione Sanità, a pochi minuti dal centro storico di Napoli.
Gli spazi sono stati ricavati dalle antiche celle dei monaci; invece gli arredi, i quadri e le maioliche sono stati restaurati.
Così Dalisi ha fatto si che nelle camere antico e moderno convivessero.
La proposta di arredo è stata sviluppata sinergicamente con le architette Stephanie Bart-Mensah di Takoradi in Ghana e Miriam Baumheuer di Lipsia in Germania.
Molto importante, anzi essenziale, è stato tener conto della natura antica del b&b e del fatto che a prendersene cura fosse la Cooperativa Sociale La Paranza.
Per questo l’iter progettuale ha ruotato intorno a cinque punti cardine:
- democraticità del prodotto
- costo di produzione basso
- riproducibilità
- autocostruzione
- sostenibilità
Quindi, quale migliore idea se non quella di ispirarsi ad Enzo Mari!
“Un tempo, era normale costruirsi un banco da lavoro(per esempio) assemblando qualche asse tagliata della misura giusta, oggi ci si aspetta di trovare oggetti adatti a noi ed alle nostre esigenze, quando in realtà siamo noi ad adattarci a loro, a farceli piacere.
La situazione dovrebbe capovolgersi e dovremmo essere noi ad adattare alle nostre esigenze gli oggetti e quando non è possibile a crearne di nuovi”
Enzo Mari
Per questo, la proposta di un prodotto multifunzionale si è presentata come la più ovvia.
La struttura in assi di OSB, benché estremamente essenziale e a tratti spartana, è composta da due componenti distinti ma collaboranti.
Il primo ospita un letto matrimoniale con vano sottostante dove riporre le valigie.
Ai lati ci sono due comodini con ripiani pensati per alloggiare sia le lampade sia gli effetti personali.
Il secondo, l’ armadio, è sul retro e montato in maniera inscindibile e solidale al letto.
Una vera e propria cabina con piani mensola destinati agli indumenti da disporre piegati e un ampio vano per i vestiti da appendere.
Per questo nulla esclude che possa essere sfruttata come cappottiera.
Per facilitare il montaggio– consigliabile da parte di due persone- è stato studiato un abaco degli elementi costruttivi.
Tutti sono numerati ed ordinati per lettera, con specificati gli strumenti necessari.
Piccolo suggerimento:
va bene l’autocostruzione, ma per un lavoro più rapido e pulito vi consiglio l’utilizzo di un avvitatore elettrico e di viti con gambo cilindrico, poiché garantiscono una presa migliore rispetto alle comuni viti da legno con gambo conico!